AZIENDA AGRARIA ISTITUTO CECCHI

L’Istituto “A. Cecchi” è ospitato nella storica Villa Caprile, immersa nel verde del Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo. E’ dotato di un’Azienda Agraria di 25 ettari di estensione (15 ca di spazi coltivati – 11 ha seminativo, 2 vigneto, 1,5 oliveto, 1 frutteto – 10 ca tra bosco, giardini e serre, una orticola ed una floreale) ove vengono svolte le esercitazioni, assistendo alle diverse operazioni colturali relative sia alle colture erbacee che arboree. Da segnalare, in particolare, I’esistenza di un vigneto e di un oliveto e di un frutteto sperimentali, dove, in collaborazione con Enti di ricerca ed Enti Locali, vengono valutate e verificate l’adattabilità al nostro ambiente pedoclimatico di varietà, cloni, portainnesti e forme d’allevamento. Tutte le attività tecnico pratiche in azienda sono rivolte ai nostri studenti ma anche agli esterni per corsi, progetti e aggiornamenti professionali, in collaborazione con le aziende e le associazioni del mondo produttivo

 Il Referente dell’ Azienda è il Prof. Leonardo Fulgenzi, il Tecnico è Samuele Micheli, coadiuvato dagli addetti all’azienda agraria: Giulio Riga, Palazzi Niccolò, Fabbri Nicola e Elisa Barrasso.

 PROGETTO
collaborazione con il Dipartimento Dagri dell’Università di Firenze
L’Istituto collabora con il Dipartimento Dagri dell’Università di Firenze  e la PADANA SEMENTI, nello svolgimento di alcune attività, riferite all’attività apistica e alla semina di specie
mellifere che nello stesso tempo possano essere utili all’agricoltura e
all’agricoltore.
 
Il progetto rientra in un progetto di Gruppo Operativo del PSR 2014-2020 della Regione Toscana, ha come oggetto l’apicoltura e tra le varie attività portate avanti c’è la semina di
alcune essenze mellifere (in purezza o in miscuglio) che possano essere di utilità sia all’agricoltore che all’apicoltore.
 
In questa attività si valuta l’inizio e il protrarsi nel tempo delle fioriture di ciascuna essenza in base al periodo di semina, nello specifico si eseguono tre semine scalari nel tempo, di specie in purezza e/o in miscuglio, una a marzo, ad aprile e maggio/giugno, e si valuta  poi la durata della fioritura e la sua fine. Questo per vedere se e come è possibile coprire, dal punto di vista apistico, i periodi in cui sono maggiormente mancanti le fioriture.  Gli studenti eseguiranno rilievi inerenti le fioriture e ne seguiranno l’evoluzione basandosi su una scheda rilievi e fornita dall’Università di Firenze.

Come eravamo… Foto storiche dal nostro Archivio.

Si ringrazia il Prof. Alessandro Fabbri che le ha digitalizzate.